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Prx T33

Prx T33: il peeling rivoluzionario per un rinnovamento cutaneo del viso

Autori: Fabbri Dr.ssa Mariachiara, Checchi Prof. Luigi

Il Prx T33 si è affermato come una delle innovazioni più avanzate nel campo dei trattamenti estetici non invasivi, in particolare per il ringiovanimento e la rigenerazione della pelle. Questo trattamento rappresenta una versione evoluta dei tradizionali peeling chimici a base di acido tricloroacetico (TCA), grazie a una formulazione che ne migliora sia l’efficacia che la tollerabilità. La combinazione di TCA al 33%, acido cogico e perossido di idrogeno (H2O2) offre risultati estetici significativi riducendo gli effetti collaterali tipici dei peeling tradizionali, come arrossamenti intensi o periodi di recupero prolungati.

Cos’è il Prx T33?

Il Prx T33 è un trattamento dermocosmetico che favorisce l’esfoliazione della pelle grazie all’impiego di sostanze chimicamente attive, tra cui TCA al 33%, arricchito con acido cogico e perossido di idrogeno (H2O2). Questa combinazione favorisce la rigenerazione cutanea profonda, attenuando alcuni effetti collaterali tipici dei peeling chimici tradizionali. L’elemento distintivo del Prx T33 è il meccanismo d’azione: il perossido di idrogeno agisce come modulatore, permettendo una penetrazione più uniforme e controllata del TCA e stimolando la rigenerazione dei tessuti senza compromettere la barriera epidermica.

Per che cosa è consigliato?

Questo trattamento è indicato per il miglioramento dell’aspetto cutaneo, in particolare del viso, poiché aiuta a ridurre le rughe sottili, migliorare il tono e la luminosità della pelle. Può inoltre risultare utile per il trattamento delle macchie cutanee, come l’iperpigmentazione e il melasma, nonché per favorire il rinnovamento della pelle in caso di cicatrici da acne.
Il Prx T33 può essere utile anche per contrastare i segni del fotoinvecchiamento, stimolando la produzione di collagene ed elastina e favorendo una pelle dall’aspetto più tonico. Il trattamento è utilizzabile su diverse aree del corpo, tra cui viso, collo, décolleté e mani.

Come funziona?

Il protocollo operativo si sviluppa come di seguito riportato:

Il numero di sedute necessarie varia in base alla condizione della pelle e agli obiettivi da raggiungere, ma solitamente si consigliano 3-5 sessioni con intervalli di 15-20 giorni tra l’una e l’altra.

Benefici

I benefici del Prx T33 includono un miglioramento visibile della luminosità e del tono cutaneo. Trattandosi di un trattamento non invasivo, consente di riprendere le normali attività quotidiane con tempi di recupero generalmente ridotti. Inoltre, la sua versatilità permette l’utilizzo su diverse aree del corpo. Tuttavia, è sempre necessaria una valutazione personalizzata da parte di un professionista esperto.

Prx T33 vs peeling tradizionali

Rispetto ai peeling tradizionali a base di TCA puro, il Prx T33 si distingue per l’aggiunta del perossido di idrogeno, che contribuisce a modulare l’aggressività del trattamento. Questo approccio favorisce una penetrazione più uniforme e riduce il rischio di irritazioni marcate, garantendo risultati più mirati e una maggiore tollerabilità.

Possibili controindicazioni e precauzioni

Il trattamento non è indicato in presenza di alcune condizioni, come gravidanza, allattamento, infezioni cutanee attive o herpes simplex. È inoltre sconsigliato per chi ha assunto di recente isotretinoina, un derivato della vitamina A che modifica la produzione di sebo e la composizione della pelle.
Prima di intraprendere il trattamento, è fondamentale una valutazione preliminare da parte di un professionista qualificato per verificare l’idoneità e definire un piano personalizzato.

Conclusioni

Il Prx T33 rappresenta un’opzione innovativa nel campo dei peeling chimici, offrendo un equilibrio tra efficacia e tollerabilità. Grazie alla sua formulazione avanzata e alla capacità di stimolare il rinnovamento cutaneo senza effetti collaterali significativi, si è diffuso come una scelta apprezzata per chi desidera una pelle dall’aspetto più giovane e luminoso.
Affidarsi a professionisti qualificati è però cruciale per ottenere risultati ottimali e un trattamento che tenga conto delle caratteristiche individuali di ogni paziente.

Bibliografia
O’Connor, Alicia A et al. “Chemical peels: A review of current practice.” The Australasian journal of dermatology vol. 59,3 (2018): 171-181. doi:10.1111/ajd.12715
Eliza Cabana “The peel that’s not a peel” Dermatology times website, June 26, 2020
Fanous, Nabil, and Shadi Zari. “Universal Trichloroacetic Acid Peel Technique for Light and Dark Skin.” JAMA facial plastic surgery vol. 19,3 (2017): 212-219.

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