Alimentazione sana per denti sani
Ago 14, 2019
Siamo abituati da sempre a vedere e considerare la bocca in termini essenzialmente estetici e meccanici, senza riflettere sulla complessità e perfezione del meccanismo orale dimenticandoci le sue innumerevoli funzioni quali la masticazione, la fonazione, la deglutizione e dando per scontata l’alimentazione e tutto l’apparato che la supporta (elementi dentari, parodonto, lingua, saliva etc).
Gli elementi dentari, tanti, diversi nella forma e nella funzione, allineati e contigui sono protetti da una complessa intelaiatura denominata parodonto, dove osso alveolare, legamento parodontale, gengiva e connettivo difendono e sostengono la dinamica masticatoria, lubrificata da una saliva ricca di importanti elementi antibatterici e nutrienti. In definitiva la maggioranza di noi vede gli elementi dentari solo in funzione estetica e li vive e li usa inconsapevolmente ed inconsciamente capendone di rado l’importanza.
A ciò si somma che pochi, pochissimi, conoscono la bocca come via di assorbimento, percorso velocissimo (2-3 minuti) in quanto viene saltato il filtro epatico e ciò è dovuto al fatto che il circolo venoso sublinguale è tributario della vena cava superiore e quindi si ha un immediato raggiungimento del circolo ematico.
Determinanti della salute orale: vitamine e sali minerali
Questa premessa è necessaria per poter inquadrare quei determinanti della salute orale chiamati micronutrienti che sono le vitamine, i sali minerali e i fitonutrienti e che debbono far parte della nostra dieta quotidiana e che contribuiscono alla salute della cavità orale.
Va preliminarmente ricordato che i sali minerali e le vitamine sono componenti essenziali di una dieta naturale e sana il cui fabbisogno giornaliero deve essere introdotto tramite l’alimentazione ricordandosi però che la preparazione (cottura o inscatolamento) ne determina un’importante perdita.
La bollitura, ad esempio, incide sulla vita della vitamina A per un 18-22%, di un 10-20% per la B1 e per la vitamina C per un 10-15% di perdita percentuale mentre la perdita di microelementi in cottura è proporzionalmente dipendente dalla temperatura e dalla durata della cottura con i sali minerali dispersi nell’acqua di cottura.
I sali minerali si dividono in macroelementi o minerali macro (necessari in quantità superiori ai 100 mg al giorno o più di 1mg/kg di peso corporeo), oligoelementi o elementi traccia (necessari in quantità inferiori a 100 mg al giorno o inferiori a 1 mg./kg di peso corporeo) e pur rappresentando una parte assai piccola del corpo umano, pari al 6-7% del peso corporeo, sono essenziali per l’accrescimento e le funzioni biologiche in quanto regolano l’equilibrio idro salino cellulare, sono cofattori nelle reazioni enzimatiche nonchè mantengono le struttura sia delle proteine che di alcuni ormoni.
Alcuni di essi, calcio (Ca), fosforo (P), magnesio (Mg) minerali macro questi, e fluoro (F), o oligoelemento, sono considerati assai importanti in campo odontoiatrico in quanto si ritrovano costantemente nella ricostruzione e nel mantenimento sia delle ossa mascellari che degli elementi dentari.
Fluoro e saliva: fondamentali per la salute dei denti
In particolare fluoro e saliva hanno la capacità di inibire i processi cariosi, la saliva neutralizzando l’acidità del ph, modulando la remineralizzazione e la demineralizzazione in quanto ipersatura di macroelementi di Ca, P, Mg (per questo la saliva è conosciuta anche come smalto liquido) ed il fluoro, quanto e se presente nella saliva , viene incorporato nella superficie esterna dei cristalli di idrossiapatite del dente formando un rivestimento di fluoro apatite più resistente nei confronti della raffica acida postprandiale e più chiaro e quindi più bello esteticamente.
Ricordiamoci che piccole differenze di appena 0,01 parti per 1 milione di fluoro nella saliva fanno una sostanziale differenza clinica e che quindi questo oligoelemento deve essere ben presente nel nostro organismo specie bevendo soprattutto dell’acqua che è fonte di questo minerale.
Per approndire guardate il video: il fluoro fa bene ai denti?
Alimenti che fanno bene ai denti
Il fluoro è un minerale ubiquitario trovandosi in tutti gli alimenti ma in particolare nelle acque potabili che però variano assai da zona a zona . In Italia il contenuto medio di fluoro nelle acque potabili è di circa 0,2mg per ogni litro di acqua che beviamo. Ricordo che le foglie di tè ne sono assai ricche per cui si può ragionevolmente ipotizzare che una tazza di infuso di tè possa contenere 4,2 mg/ litro di fluoro.
Pollame, uova, frutti di mare, pesce sono, fra gli elementi, quelli più ricchi di fluoro.
È quindi assai importante mantenere la salute orale tramite un’alimentazione varia e con assunzione di un quantitivo adeguato di micronutrienti quali sali minerali e vitamine e con una particolare attenzione all’assunzione di fluoro.
Il ruolo degli integratori alimentari nella salute orale
L’uso di una serie di integratori alimentari e fitoterapici è quindi in grado di diminuire le manifestazione cliniche dell’infiammazione cronica del parodonto (la così detta “piorrea”) inserendosi positivamente nella soluzione clinica della subpatologia. Per approfondire vi invito a guardare questo video: Il ruolo degli integratori alimentari nella salute orale.
Il ruolo dell’alimentazione nel controllo dell’infiammazione
La presenza concomitante di carenze croniche vitaminiche e di altri nutrienti non produce patologie specifiche capaci di compromettere la macchina metabolica ma è certo che tali carenze siano deleterie nel controllo dell’infiammazione parodontale. La parodontite non va considerata come un sintomo iniziale di uno scompenso ma piuttosto come il collasso finale di una sindrome importante che coinvolge tutti i tessuti che circondano il dente. Bisogna quindi sottolineare il ruolo essenziale che hanno i nutrienti nel mantenere integra la funzionalità dell’organismo.
Inoltre, un’alimentazione più povera di integratori e più ricca di calorie richiede una quantità di nutrienti maggiore. Ecco quindi la necessità di rivolgersi alla nutraceutica, cioè alla farmaceutica associata alla nutrizione e di saper scegliere integratori ed alimentazione congrui ad attenuare gli effetti infiammatori della malattia parodontale per innalzare il livello di funzionalità e la nostra capacità di recupero. Va sottolineato infine come l’utilizzo di integratori alimentari debba marciare di pari passo con un miglioramento dei nostri stili di vita e delle abitudini di igiene orale
Solo allora potremmo dirci orgogliosi dei risultati che otterremo!
Bibliografia:
Costantini, Cannella, Tomassi
Alimentazione e nutrizione umana
Il Pensiero Scientifico Editore – Terza Edizione 2016
SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana)
LARN: Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia
IV Revisione-II° ristampa, 2018, pag. 135