Si definisce trauma dentale ogni “incidente” che provochi un danno funzionale ed…
Come nostro solito, continuiamo il cammino di aggiornamento professionale cercando di dare ai nostri…
Parlare di gravidanza dal punto di vista odontoiatrico è assai semplice se si fotografa lo stato clinico orale della gestante a 3, 6 e 9 mesi, ma molto più complesso se si vuole ricomprendere tutte le situazioni che interferiscono nei primi 1000 giorni di vita del nascituro.
In un precedente intervento, dedicato a come mantenere la bocca sana in gravidanza, abbiamo già sottolineato l’importanza della nutrizione quale fattore determinante la salute o la malattia del nascituro e la necessità di arrivare alla gestazione in una situazione metabolica ottimale.
Oggi vorremmo soffermarci su quegli ormoni sessuali che influenzano alcuni germi, con conseguente interazione negativa sui tessuti parodontali.
Premesso che un’attività ormonale corretta sta alla base dei cambiamenti fisiologici durante la vita di ognuno di noi, va comunque delineata l’azione dei vari ormoni che nella donna, tramite vari e complessi meccanismi, conducono non solo a un incremento di peso ma a specifici effetti sulle gengive, sui tessuti parodontali tutti, con mutazioni patologiche della flora microbica orale, con alterazioni vascolari, con arrossamenti gengivali, con un importante sanguinamento e con risposte infiammatorie più intense e più veloci (ipertrofia gengivale, gengivite ed epulide) ed infine con modulazione dei fibroblasti (che ricordo, sono i mattoni del nostro connettivo) e delle cellule epiteliali.
In dettaglio, aumentando gli estrogeni aumentano il Porphiromonas intermedia e quello gengivalis ed aumenta il rischio di colonizzazione della placenta da parte di due germi, il Fusobacterio Nucleatum ed il Porphiromonas Intermedia, che sembrano influire sul rischio di parti pretermine e di nascituri sottopeso.
E cosa assai importante questa colonizzazione batterica sembra avvenire allorquando non si intervenga o si intervenga tardivamente nel secondo trimeste di gravidanza con terapia non chirurgica (detartrasi).
Prevenzione è quindi la parola d’ordine, igiene orale accurata ed igiene professionale consigliata ogni mese per i primi sette mesi (ma obbligatoria dal terzo al settimo mese) al fine di ridurre il numero e la qualità dei germi patogeni orali, impedendo alle gengive di cambiare colore (da rosa a rosso scuro), evitando in tal modo che diventino bulbose ed arrotondate, prevenendo il sanguinamento, l’alitosi e la colonizzazione batterica della placenta che, ricordiamo, è quell’organo attivo, interfaccia fra mamma e feto, responsabile degli scambi di nutrienti ed ossigeno, ed estremamente condizionato dallo stile di vita materno, con conseguenti modifiche epigenetiche sul feto.
La paziente dovrà da subito, e questo è un punto fondamentale, essere consapevole di quanto protagonista sia la prevenzione sul presente-futuro della propria salute ma anche e specialmente di quella del nascituro.
Ed ecco dunque la mamma ideale, attiva ed attenta ad una alimentazione corretta ed accompagnata da un’igiene della bocca perfetta, sotto controllo del parodontologo o igienista, in regola con quei parametri clinici gengivali di infiammazione quali le infezioni gengivali (gengivite gravidica) e gli ascessi, per evitare le controindicate terapie antibiotiche.
Attenzione quindi a quello che facciamo: ricordate mamme non siete sole, parodontologi ed igienisti (e nutrizionisti) sono a vostra completa disposizione per aiutarvi a mantenere sana la vostra bocca in questo delicato ma importantissimo periodo della vostra vita al fine di evitare problemi a voi e al vostro bambino.
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