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Digrigni i denti? Sei un bruxista? Ecco la soluzione!

Il sistema masticatorio è un’unità assai complessa, responsabile di due attività: quelle funzionali e quelle para-funzionali. Fanno parte delle attività funzionali la deglutizione, la masticazione e la fonazione, mentre serramento, digrignamento dei denti, bruxismo ed il mordersi le unghie costituiscono le attività para-funzionali o attività non finalizzate ad uno scopo.

Che cos’è il bruxismo

Per bruxismo notturno si intende lo sfregamento e il serramento/digrignamento dei denti che è un’attività para-funzionale inconscia ed involontaria e che avviene prevalentemente di notte. Si tratta di un fenomeno abbastanza diffuso nella nostra popolazione e generalmente non viene avvertito dalla persona interessata. Gli episodi di bruxismo accadono prevalentemente durante il sonno e più precisamente sembrano avvenire durante il passaggio dal sonno profondo a quello REM e sono causati prevalentemente dallo stress emotivo, con un aumento della tonicità dei muscoli della testa e del collo.

Quali sono i sintomi del bruxismo

I sintomi che accompagnano il bruxismo sono il rumore provocato dallo sfregamento dei denti, usure anche marcate delle superfici occlusali dei denti, ipermobilità dentaria, ipertrofia dei muscoli masticatori, sensibilità dei denti al freddo e/o al caldo, dolori e disturbi vari all’articolazione temporo-mandibolare con dolorabilità, cefalea e difficoltà nell’apertura della bocca. Il bruxismo notturno nei bambini si verifica specialmente nel periodo della dentatura mista, con notevole appiattimento dei denti decidui. Nei bambini il bruxismo è da considerare fisiologico e scompare allorquando si sia completata la permuta dei denti.

Quali sono i rimedi per il bruxismo

La terapia di questa para-funzione non è assolutamente semplice: da un lato va ridotto lo stress mediante tecniche di rilassamento (anche farmacologiche), esercizi fisici e controllo della qualità del sonno, dall’altro, specie se presente dolore alle articolazioni, andrà applicato un apparecchio (Bite) per il rilassamento della muscolatura e protezione dei denti dallo sfregamento stesso.

Che cos’è un bite ed a che cosa serve ?

Il bite è un dispositivo mobile, in resina dura, che viene inserito in bocca, sulla superficie occlusale ed incisale dei denti (indifferentemente sull’arcata superiore o inferiore) per liberarli dalla loro abituale chiusura, creando un contatto corretto con i denti dell’arcata antagonista ed in equilibrio con l’articolazione temporo mandibolare.
Questi apparecchi vengono quindi usati allorquando vi siano discrepanze nella chiusura degli elementi dentari nonché per proteggerli da tutte quelle forze dannose (come il bruxismo) che possono provocarne usura, causare disturbi temporo mandibolari o addirittura fratture.
A tal fine va specificata l’esigenza di una corretta anamnesi del paziente associata ad un esame clinico accurato per poter eseguire una diagnosi adeguata.
La costruzione del bite, che ricordiamo rappresenta sempre un corpo estraneo, deve essere personalizzata e tale da risultare confortevole, e non solo per quanto riguarda l’occlusione. Si sconsiglia pertanto l’utilizzo di bite preconfezionati in quanto non soddisfano i requisiti di precisione non essendo personalizzati rispetto alle esigenze del singolo paziente.

Per approfondire guardate il video “Digrigni i denti? Ecco la soluzione!”

 

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