Parodontologia
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Le malattie parodontali sono provocate da batteri e dai loro prodotti e si manifestano come gengivite e/o parodontite (quest’ultima comunemente nota come piorrea).

Che cos’è la gengivite: sintomi, cause e cure

La gengivite è una malattia di tipo infiammatorio provocata da batteri che colpiscono i soli tessuti gengivali ed è pienamente reversibile se trattata in maniera idonea e tempestiva. È piuttosto frequente nei bambini, facilmente diagnosticabile ma sottovalutata dai genitori ma può essere curata con successo.

Per approfondire il video Perchè sanguinano le gengive?

Come si cura la gengivite

La terapia consiste nell’eliminare la causa della malattia, cioè la placca batterica, quel film invisibile di batteri che si accumulano ovunque in bocca. Idonee tecniche di igiene orale permetteranno, se correttamente eseguite, di eliminare l’infiammazione gengivale e di prevenirne la recidiva. Una volta che la placca si è inspessita e calcificata (tartaro) l’igiene orale domiciliare non è più sufficiente ed in questo caso il dentista o l’igienista dentale procederanno ad una o più sedute d’igiene professionale, con strumenti a mano o ad ultrasuoni.

Gengive sane: che aspetto hanno?

  • Un colorito rosa ed una consistenza duro-elastica;
  • non sanguinano allo spazzolamento;
  • formano archi regolari intorno ai denti.

 

Che cos’è la parodontite?

È una malattia infiammatoria provocata dai microrganismi della placca batterica ed è responsabile di circa il 70% della perdita di denti negli adulti, viene denominata parodontite (o piorrea) perché colpisce il parodonto, cioè l’insieme di quelle strutture che circondano il dente e lo mantengono sano e stabile. Se non curata, l’infezione si diffonde in profondità: la gengiva “si allontana dal dente”, creandosi tasche nelle quali i batteri si diversificano e si moltiplicano diventando patogeni e distruggendo i tessuti attorno al dente provocandone la mobilità e la caduta dello stesso.

È opinione diffusa che contro questa malattia, chiamata anche piorrea, vi sia poco da fare e che sia normale esserne affetti se ne hanno sofferto i propri genitori. In realtà questa malattia può essere prevenuta e controllata.

Per approdondire guardate il video Il miglior esercizio per prevenire la piorrea

Come capire se si soffre di malattia parodontale? Quali sono i sintomi della parodontite?

La malattia all’inizio provoca sintomi molto scarsi e poco evidenti e quindi può progredire e aggravarsi senza che il paziente ne abbia una reale percezione. Per questo motivo è fondamentale sottoporsi regolarmente a visite di controllo in modo tale che il dentista o il parodontologo possa intervenire tempestivamente.

I principali segnali che possono fare sospettare la presenza della malattia parodontale sono:

  • gengive che sanguinano spazzolando i denti o mangiando cibi duri;
  • gengive arrossate, gonfie, retratte in tutta la bocca o solo su alcuni denti;
  • mobilità;
  • foetor ex ore.

Fattori di rischio per la malattia parodontale

Diabete e arteriosclerosi sono spesso associate a questa malattia aggravandosi vicendevolmente.

Terapia per combattere la malattia parodontale

È irrinunciabile, per il successo delle cure, il miglioramento dell’igiene orale ed è auspicabile l’abbandono di stili di vita scorretti come il fumo.
I trattamenti parodontali possono essere di tipo non chirurgico e/o chirurgico, in base allo specifico quadro clinico che il paziente presenta.

Per approfondire guardate il video Guida alla terapia igienica domiciliare

Richiami igienici periodici

Una volta completata la fase attiva del trattamento parodontale inizia il percorso più difficile ed impegnativo: la fase di mantenimento. Questa fase è atta a mantenere nel tempo i risultati ottenuti con la terapia effettuata. La fase di mantenimento è importante perché la malattia parodontale è un’affezione causata da batteri e quindi se ci “si dimentica” di rimuoverli, spazzolandoli, questa si ripresenta in quanto è una patologia ad alto rischio di recidiva. Questa fase va attuata sia in maniera domiciliare sia effettuando richiami igienici trimestrali in studio. Ricordiamoci sempre che la malattia parodontale è una malattia cronica, silente e recidivante se non attentamente controllata.

Il richiamo igienico è costituito dalle seguenti fasi:

  1. Monitorare il paziente tramite il controllo dei parametri biometrici orali (sanguinamento, sondaggio, mobilità);
  2. Evidenziare e mostrare al paziente (con apposita soluzione colorimetrica) i batteri presenti in cavità orale;
  3. Rimuovere la placca batterica rilevata e gli eventuali depositi di tartaro presenti con procedure professionali (detartrasi);
  4. Rimotivare il paziente.Il controllo della malattia parodontale viene quindi associato a motivazione e prevenzione.

Quanto spesso è necessario effettuare il richiamo igienico?

Il richiamo igienico viene raccomandato ogni 3 mesi: questa periodicità è stata scelta in quanto la placca e l’eventuale tartaro formatosi possono facilmente essere rimossi con la detartrasi in quanto per la maggior parte sopra-gengivale. Lasciare passare più tempo significa permettere alla placca di infiltrarsi sotto la gengiva e rendersi invisibile ai nostri occhi ed ai nostri sforzi.

Campanelli d’allarme per individuare per tempo le patologie parodontali:

I segnali che possono far sospettare la presenza di un problema gengivale sono diversi:
– gengive arrossate;
– gengive gonfie e con consistenza molle ed edematosa;
– sanguinamento gengivale causato dallo spazzolamento o dalla masticazione di cibi duri;
–cattivo odore o sapore in bocca;
– presenza di sangue sul cuscino di mattina.

Vi aspettiamo presso l’Ambulatorio Privato di Odontoiatria Prof. Luigi Checchi a Bologna, per un attento controllo della salute della vostra bocca. Ricordate che il miglior modo per combattere malattie come gengivite e parodontite è la prevenzione.

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