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[Immagine di un dente del giudizio in contiguità con il canale mandibolare]
La lesione del nervo alveolare inferiore (NAI) in campo odontoiatrico a seguito di estrazioni di ottavi inclusi (o dell’inserimento di impianti osteo integrati) è una problematica importante e che vede una frequenza statistica variabile da uno 0,8 ad un 8,4% e costituisce il danno neurologico più frequente in ambito odontoiatrico.
Questa patologia è spesso riconducibile alla contiguità delle radici del terzo molare con il nervo alveolare inferiore ed è essenzialmente causata dalle manovre strumentali eseguite dal chirurgo nella rimozione del dente stesso.
La manifestazione clinica della lesione al nervo si manifesta con una “scossa elettrica” che il paziente avverte al momento della lesione con una immediata ipoestesia o completa anestesia dell’area “labbro inferiore”, a volte accompagnata da dolore e/o da disestesie (alterazioni della sensibilità) particolarmente fastidiose.
L’evoluzione della sintomatologia è variabile e dipendente dal danno che, se lieve, regredisce e scompare, mentre, se permane per più di tre mesi, è indice di danno severo e il paziente deve essere indirizzato ad un chirurgo per una valutazione neurologica al fine di valutare la qualità del danno neurosensoriale.
Va specificato che il danneggiamento di un nervo dà origine ad un neuroma d’amputazione che può creare un “cortocircuito” con dolore.
E il dolore è la discriminante principale fra la necessità di un intervento di ricostruzione del nervo (quindi se vi è dolore il consiglio è di operare in presenza di esami neurologici positivi) con un tratto di nervo surale (piede) e l’eliminazione del neuroma, o il procedere, in assenza di dolore, con cure sintomatiche che prevedono la somministrazione di cortisone e di farmaci neurotrofici.
L’intervento chirurgico va eseguito nel periodo fra i 3 e i 12 mesi dall’evento-lesione, comunque con celerità, ed ha una buona probabilità di successo specie per l’alveolare inferiore che essendo contenuto in un canale osseo, ha una sua guida-binario naturale, contrariamente al nervo linguale che decorre fra tessuti molli.
Quando diciamo successo ci riferiamo al nervo motorio che può anche recuperare tanto, anche al 100%, mentre per il nervo sensitivo il recupero ha una soglia limite di circa il 65%.
I principali esami tecnici che vanno richiesti ed eseguiti sono l’elettromiografia, l’elettroneurografia (che misura la velocità della conduzione nervosa), le risposte ai riflessi tronco-encefalici, i potenziali evocati trigeminali e la soglia sensitiva da stimoli elettrici.
Va specificato che l’estrazione del dente del giudizio incluso con una anatomia radicolare complessa necessita sempre di esami approfonditi radiografici che possono arrivare ad una tac al fine di valutare correttamente la vicinanza e la contiguità degli apici radicolari con il canale mandibolare ed il nervo in esso contenuto, nonché con gli altri elementi dentali presenti.
In caso di contiguità ricordiamo l’esistenza di tecniche estrattive alternative ortodontiche quali “l’ortodonzia estrattiva” che ha dimostrato il recupero di elementi dentali uniti o molto vicini al nervo alveolare inferiore.
Bibliografia:
Per il secondo anno consecutivo (2018 e 2019) la ditta 3M ha condotto uno…
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