Blog
Home / Blog / Il sanguinamento gengivale
Sanguinamento gengivale

Il sanguinamento gengivale

Caro paziente, quando si parla di salute orale occorre ricordare che non esistono pillole miracolose o pozioni magiche ma che l’unica strada da intraprendere passa attraverso un impegno costante e meticoloso di igene orale domiciliare.

Sanguinamento gengivale – cause

Il sanguinamento gengivale, sintomo chiave delle affezioni parodontali, è spesso il risultato ripetuto nel tempo di una disaffezione alla propria igiene orale personale, di una pigrizia nell’uso dei presidi igienici, di un rifiuto più o meno totale nell’uso di spazzolino, filo, stimolatore interdentale nonché del liquido rivelatore di placca.
A guidarci ad una corretta igiene personalizzata sarebbe sufficiente il solo utilizzo della tecnica colorimetrica al fine di evidenziare i depositi della placca batterica che è la prima e più importante causa di sanguinamento gengivale, sia spontaneo, che provocato, che notturno,.

Evitate l’antibiotico terapia per il sanguinamento gengivale

Non ha quindi alcun senso assumere antibiotici, collutori e prodotti vari sperando in un effetto miracoloso sulla nostra salute orale.
Prendiamo a solo titolo esemplificativo l’utilizzo di un antibiotico, quell’antibiotico che non si nega mai a nessuno, quello che appare in prima fila nel nostro armadietto delle medicine, quello a cui ricorriamo sempre più spesso quando abbiamo sanguinamenti in cavità orale. Ebbene la ricerca scientifica ci mostra che il suo effetto è veramente temporaneo a tal punto che dopo 40 giorni circa ritroviamo gli stessi batteri che avevamo all’inizio della nostra terapia anzi, purtroppo, non sono più gli stessi perché nel frattempo si sono modificati mostrando una resistenza all’antibiotico stesso.
Ed allora? Allora bisogna usare scienza e buon senso, lavoro, dedizione, impegno e costanza, riprogrammando un’igiene personalizzata seguita da quella professionale senza ricorrere a scorciatoie inutili e spesso dannose.

Da dove iniziare per combattere ed eliminare il sanguinamento gengivale?

Il sanguinamento in cavità orale è spesso, troppo spesso un segnale di carenza… di igiene orale; i batteri non rimossi dai denti e dalle gengive si moltiplicano e si appiccicano agli elementi dentali e nel tempo i prodotti dei batteri stessi causano un’infiammazione che dilata i vasi sanguigni e crea sanguinamento, prima stimolato dallo spazzolino poi spontaneo o notturno.
Contrastiamo quindi tale situazione di patologia evidenziando in primis i batteri e la placca batterica in generale (tecnica colorimetrica), poi rimuovendola, contrastando e rallentando il continuo riposizionamento dei batteri sulle superfici dentali e riducendo in tal modo il rischio di sviluppare patologie croniche, cioè di passare da una gengivite, che è una patologia reversibile, ad una piorrea o malattia parodontale che porta inevitabilmente perdita ossea con formazione di tasche e/o problematiche estetiche.

Nutraceutica nel nostro presente-futuro per prevenire il sanguinamento gengivale

Alla nostra terapia parodontale, che già di per sé è estremamente efficace, va associata la nutraceutica con dosaggi corretti, con continuità, con ingredienti innovativi ed attivi al fine di aiutare le nostre cellule gengivali a non ammalarsi e ad invecchiare più lentamente, eliminando quelle micro carenze croniche che riducono la loro capacità di rigenerazione e che favoriscono l’accumulo di “errori” a livello del DNA.  Per approfondire invito a leggere l’artioclo dedicato agli omega 3 come aiuto nel controllo della parodontite.
Iniziamo ad accettare il fatto che l’invecchiamento gengivale non sia una parte inevitabile della nostra vita, prendiamo coscienza che la scienza medica porterà inevitabilmente progressi traslabili a quella odontoiatrica e renderà le nostre cellule più longeve e più resistenti alle malattie.
Pensiamo di più alla longevità della nostra dentatura che sempre di più, vista la scomparsa o l’attenuazione della carie, sarà dipendente dallo stato delle nostre gengive e dal “non sanguinamento.”

 

Bibliografia:
– Aimetti M.
Nonsurgical periodontal treatment
Int J Esthet Dent. 2014;9(2):251-67.

– Matarasso S, Cafiero C, Ricciardi A, Fusco A.
The direct and indirect tissue-damaging action of periodontally pathogenic bacteria.
Minerva Stomatol. 1991 Apr;40(4):211-7.

– L. Checchi, C. D’Achille, M. Zelent
Gli antibiotici nella prevenzione e terapia della malattia parodontale
Dental Cadmos 18/88, pagg. 44-58

– L. Checchi
Clorexidina: rassegna della letteratura
Prevenzione stomatologica 2/1983, pag. 33-36

– Bartolucci E, Checchi L.
The role of bacteria and immunologic response in periodontal disease.
Dent Cadmos. 1982 Mar;50(3):31-8.

– Mousquès T, Listgarten MA, Phillips RW
Effect of scaling and root planing on the composition of the human subgingival microbial flora.
J Periodontal Res. 1980 Mar;15(2):144-51. doi: 10.1111/j.1600-0765.1980.tb00268.x.

Epulide protesi fissa
Come si risolve il problema dell’epulide?

L’epulide è un tumore prevalentemente benigno (99% circa), ha una forma rilevata,…

Read More
01.03.2023
Tooth mousse
Tooth Mousse

Cosa bisogna fare per difendere i denti?
E difenderli da che cosa?
Dalla placca batterica? Dalla…

Read More
18.05.2020
Coronavirus il ruolo della bocca e del naso
Coronavirus: il ruolo della bocca e del naso

Il cavo orale è un ecosistema unico e particolare del corpo umano dove temperatura,…

Read More
24.03.2020
Denti rovinati
La tecnica Checchi per una corretta igiene orale

È questo il futuro che vogliamo per la nostra bocca? Se la vostra risposta…

Read More
01.01.2021
Menu